L’effetto fotovoltaico scoperto da Albert Einstein è il principio fisico alla base del funzionamento dei moduli fotovoltaici: gli elementi che colpiti dalla radiazione producono energia elettrica.

La tecnologia fotovoltaica consente di trasformare direttamente la luce solare in energia elettrica. Essa sfrutta il cosiddetto effetto fotovoltaico che è basato sulle proprietà di alcuni materiali semiconduttori, fra cui il silicio, che, opportunamente trattati, sono in grado di generare elettricità se colpiti dalla radiazione solare, senza quindi l'uso di alcun combustibile.

Il dispositivo più elementare capace di operare una tale conversione è la cella fotovoltaica, più celle assemblate e collegate in serie tra loro in un'unica struttura formano il modulo fotovoltaico. La tensione ai morsetti di un modulo fotovoltaico è determinata dal numero di celle collegate in serie mentre la corrente è determinata dalla corrente che eroga la singola cella.

Un insieme di moduli, connessi elettricamente tra loro, costituisce l’impianto fotovoltaico che, insieme ad altri
componenti meccanici, elettrici ed elettronici, consente di realizzare un sistema fotovoltaico.

I sistemi fotovoltaici si dividono in due tipi:

1. Sistemi "Stand Alone" Sono sistemi autonomi cioè impianti completamente indipendenti dalla rete elettrica che si affidano esclusivamente all’energia solare per assolvere alla richiesta di energia di qualsiasi portata e grandezza. Sono realizzati particolarmente in zone remote dove potrebbe risultare difficile collegarsi alla rete o dove l’allacciamento ad essa risulterebbe troppo costoso.

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L’ENERGIA FOTOVOLTAICA - SVILUPPO SOSTENIBILE
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